Dopo Guida Merliani, anche Fnac verso la chiusura

Chiude il Vomero e purtroppo non si tratta di un’estensione dell’isola pedonale. Saracinesche abbassate a via Merliani, chiusa la sede della storica libreria Guida: 40 anni di attività cancellati in un attimo, a causa dell’elevato fitto richiesto dai proprietari dei locali. Proprio il caro fitti è una delle cause che mette a rischio anche la sede napoletana di Fnac: il  colosso francese ha annunciato un piano di consolidamento che prevede il taglio di 200 unità in Italia e risparmi totali per 80 milioni di euro.

Tra le voci da tagliare, secondo il comunicato emesso lo scorso 14 gennaio dall’azienda francese, ci sarebbero proprio i canoni di locazione: un problema che ormai non risparmia neanche le grandi catene. Nel piano di Fnac non si fanno ovviamente i nomi dei centri  coinvolti nella ristrutturazione, ma la sede vomerese sembra essere una di quelle che verranno toccate dal piano. Una nuova linea societaria che porterà al blocco delle assunzioni, alla riduzione dei salari e alla razionalizzazione delle varie filiali: in Italia nel corso del 2012 saranno decise le mosse da adottare per tutte le sedi “dove non sussistono più le condizioni per un’attività in proprio”.

La notizia di una possibile chiusura di Fnac, che seguirebbe quella di Guida Merliani, ha acceso i riflettori sulla realtà commerciale napoletana che ormai deve fare i conti con costi difficilmente sostenibili, anche da parte delle grandi aziende. Il presidente della Municipalità, Mario Coppeto, parla del pericolo che il Vomero diventi luogo ideale per il riciclaggio di denaro sporco e ha invitato a tenere gli occhi bene aperti su quanto accade nella zona collinare. Intanto per discutere del piano di ristrutturazione annunciato da Fnac il 14 febbraio è stato indetto un incontro a Bologna di Fnac Italia con le rappresentanze sindacali.

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