Palermo-Napoli: le pagelle

Il Napoli brinda al 2012 nel migliore dei modi: tre gol al Palermo e tabù infranto. In casa dei rosanero, gli azzurri non vincevano da oltre quarant’anni e ieri sera hanno finalmente ritrovato l’appuntamento con i tre punti esterni che mancava dall’impresa di San Siro contro l’Inter. Tutte buone notizie quindi in casa partenopea. La prestazione sfoderata dagli uomini di Mazzarri alimenta nuove speranze di rimonta e conferma quello che un po’ tutti andavano dicendo da qualche tempo: senza il dispendioso impegno Champions, il campionato azzurro avrebbe avuto ben altro spessore.

Ma ormai è andata e non resta che rimboccarsi le maniche e provare a rimontare più punti e posizioni possibili da qui a febbraio quando tornerà a suonare al San Paolo la musichetta europea. Contro il Palermo gli azzurri hanno dato vita a una partita intelligente, soffrendo un po’ prima di trovare il gol del vantaggio con un Goran Pandev ormai molto più che una semplice alternativa: l’attaccante macedone ha fornito una prestazione ottima, condita da gol e assist e ha dimostrato di poter tranquillamente partire da titolare anche quando tutti i tre tenori saranno a disposizione.

La gara dell’ex interista è anche un messaggio al nuovo arrivato Vargas: Turboman dovrà faticare la fatidiche sette camice per trovare un po’ di spazio. Messaggio al cileno anche da parte degli altri due attaccanti azzurri: Cavani impreziosisce una partita di rincorse e sacrificio con un gol da applausi (quelli che i suoi ex tifosi gli tributano), mentre Hamsik conferma ancora una volta di essere ottimo in fase di copertura e puntuale all’appuntamento con il gol. I tre attaccanti hanno messo il sigillo su una gara che tutto il Napoli ha interpretato nel migliore dei modi.

Le pagelle di Palermo-Napoli

De Sanctis 6 – Nel primo tempo è provvidenziale su Budan e copre bene lo specchio della porta contro Vazquez; nel secondo tempo è quasi spettatore in campo: incolpevole sul gol di Miccoli.

Campagnaro 6,5 – Soffre un po’ troppo in avvio, poi torna una roccia insuperabile. In diverse occasioni dà una mano in avanti con le sue incursioni.

Cannavaro 6 – Nel primo tempo soffre oltremisura Budan: il croato gli va via in un paio di occasioni pur senza essere né veloce né tecnico. Vita facile nella ripresa quando il Palermo scompare dal campo.

Aronica 6 – Come quasi tutto il reparto difensivo soffre nella prima parte di gara, quando commette anche alcuni errori in disimpegno. Nella ripresa è tutto più facile, anche per lui.

Maggio 6,5 – Fa ammattire Balzaretti: le sue accelerazioni sono incontrollabili anche per l’esterno della nazionale. Quando parte in velocità diventa impossibile fermalo: peccato che non sempre offra poi l’assist giusto ai compagni.

Inler 6,5 – Parte in sordina, occupandosi più di marcare Vazquez che di impostare il gioco: dopo il vantaggio però sale in cattedra e l’assist per Hamsik è la ciliegina su una torta riuscita davvero bene.

Gargano 7 – Provate a fermalo! Pressa, corre, difende, attacca: il Mota fornisce una di quelle prestazioni che ti fa ricordare perché è indispensabile alla squadra. Suo l’assist per il gol di Pandev. (dal 70′ Dzemaili sv)

Dossena 6 – Malino nel primo tempo, quando non riesce mai a trovare i tempi giusti di inserimento. Cresce nella ripresa, quando in realtà è il Palermo a uscire dal campo.

Hamsik 6,5 – Un’ora passata a difendere, rincorrere gli avversari e provare a farsi vedere in avanti; un’ora di sacrificio prima di comparire davanti a Benussi e firmare il suo sesto gol in campionato: sarà anche criticato per qualche sua prestazione fantasma, ma alla fine i numeri sono tutti dalla parte sua. (dal 76′ Zuniga sv)

Pandev 7 – Più passa il tempo, più gioca e più migliora: Goran Pandev è tornato ai livelli della Lazio e ora tenerlo fuori sarà davvero difficile. Splendido il gol con il quale apre le marcature. (dall’81’ Chavez sv)

Cavani 7 – Lo trovi al limite dall’area avversaria e dopo venti secondi a difendere la porta di De Sanctis: semplicemente fantastico, come il gol che fa scattare in piedi tutto lo stadio. 

Mazzarri 7 – Lui sapeva già tutto: alla vigilia aveva detto che la squadra era carica e motivata. I giocatori in campo hanno fatto tutto per dimostrare che aveva ragione.

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