Frana+in+un+pozzo%2C+muoiono+due+operai%3A+lavoravano+in+nero
vesuviusit
/2011/11/02/frana-in-un-pozzo-muoiono-due-operai-lavoravano-in-nero/amp/
Categories: Cronaca

Frana in un pozzo, muoiono due operai: lavoravano in nero

Ancora morti sul lavoro, ancora morti bianche: negli anni in cui il progresso ha toccato il suo apice, quelli in cui la tecnologia regna sovrana, si continua a morire di lavoro. L’ennesima tragedia si è verificata questa mattina a Somma Vesuviana: a perdere la vita due operai, Antonio Annunziata e Alfonso Peluso, mentre lavoravano in un pozzo le cui pareti sono franate. Ancora da chiarire le cause dell’incidente, anche se sembra che a provocare la morte dei due siano state le esalazioni tossiche provenienti dal terreno: inutile l’intervento dei vigili del fuoco che non hanno potuto far altro che recuperare i cadaveri dei due operai.

Secondo una prima ricostruzione, Antonio Annunziata e Alfonso Peluso erano alle prese con l’allargamento della buca su commissione dei residenti della zona, che volevano in questo modo convogliare le acque piovane venute giù negli ultimi giorni ed evitare così l’allagamento delle campagne. Secondo quanto hanno scoperto gli inquirenti, all’interno del pozzo c’era solo Alfonso Peluso che a un tratto ha iniziato ad avere difficoltà nella respirazione e ha invocato l’aiuto dei suoi compagni di lavoro; a questo punto si è calato nella buca anche Antonio Annunziata per provare a tirare fuori il collega. Per i due però non c’è stato nulla da fare: i due cadaveri sono stati recuperati dai pompieri a una profondità di circa otto metri. 

Insieme alle due vittime c’era un terzo operaio, Aniello Di Sarno, 30 anni, che ora sta collaborando con gli inquirenti per provare a chiarire le dinamiche dell’incidente. Intanto una dura accusa arriva dal segretario generale di Fillea Napoli, Ciro Nappo, secondo cui i due “lavoravano al nero” in quanto da controlli effettuati dalla sigla sindacale “non risultavano iscritti alla cassa edile”. Nella nota pubblicata dalla Fillea Napoli, Nappo evidenzia come con le morti di Annunziata e Peluso si raggiunge il drammatico numero di 117 vittime del lavoro dall’inizio dell’anno, una cifra che mostra come la situazione non sia migliorata rispetto a 50 anni fa.

Nappo ritiene la drammaticità della situazione è dovuta alla “diffusione del lavoro nero e grigio, con punte che arrivano al 35% nel settore” che “abbassa drammaticamente i livelli di sicurezza fino ad azzerarli del tutto”.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

Recent Posts

Assicurazione auto: ecco le garanzie accessorie più richieste dagli italiani

Quando si tratta di assicurazione auto, la sicurezza non è mai troppa, tanto che alla…

4 mesi ago

Test Visivo: Quanti Cani vedi nella foto? Hai 30 secondi per essere un genio!

Guarda attentamente questa immagine, quanti cani vedi? Questo test ti aprirà la mente e ti…

1 anno ago

Batterie al sale marino: 4 volte la capacità di quelle al litio

Tutti quotidianamente utilizzano un buon numero di batterie, da quelle al litio che si trovano…

1 anno ago

Tim, la nuova promozione è imperdibile: a quali utenti è rivolta

L'operatore Tim offre una nuova ed imperdibile promozione della durata di tre mesi, tutto quello…

1 anno ago

Assegno unico per i figli, nuove tempistiche e importi: quali sono i cambiamenti

Nuovi importi e tempistiche diverse nel 2023 in merito all'assegno unico per i figli, tutto…

1 anno ago

Conchiglioni ripieni al forno: un primo piatto sfizioso per la vigilia di Capodanno

I conchiglioni ripieni al forno sono molto semplici da preparare, con il loro invitante aspetto…

1 anno ago