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Categories: CronacaNews

Napoli, rivolta contro i vigili: incendio in Via De Roberto

Hanno appiccato il fuoco, incendiando pneumatici abbandonati, per impedire ai vigili urbani di abbattere le baracche che sorgono in via De Roberto, a Poggioreale: una nube nera si è alzata in cielo e ha sorvolato la zona creando qualche timore tra la popolazione. La violenta protesta di alcune decine di cittadini è scoppiata quando i vigili urbani si sono presentati nell’area adibita a scasso illegale per abbattere le circa 200 baracche utilizzate come officine abusive: si tratta della seconda operazione compiuta dalla Polizia Municipale nell’area adibita a scasso, effettuando diverse perquisizioni e compiendo vari sequestri di materiali e pezzi di ricambi di dubbia provenienza.

Quando questa mattina i vigili urbani si sono presentati per effettuare le prime distruzioni, i cittadini hanno dato fuoco agli pneumatici presenti nell’area: un’enorme nuvola nera è fuoriscita dal rogo. L’alta colonna di fumo è stata visibile da più punti della città e ha provocato anche un rallentamento della circolazione, invadendo le carreggiate di ingresso al Centro direzionale.

La protesta si è poi spostata lungo via Traccia, sempre a Poggioreale, con un gruppo di cittadini che ha effettuato un blocco stradale e ha dato alle fiamme i cassonetti dei rifiuti. Solo dopo diverse ore, i vigili sono riusciti a sedare la protesta e hanno potuto dare il via alle operazioni di abbattimento. Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti centinaia di parti di carrozzeria d’auto e 4 motori, uno dei quali di recente produzione: i pezzi erano accatastati alle spalle di una delle baracche adibita a deposito.

Lo scorso settembre in un blitz degli uomini del nucleo polizia investigativa centrale aveva portato alla luce nella stessa area una vera e propria centrale delle auto rubate: dentro le varie baracche c’erano delle aree dove venivano nascoste e smontate le auto rubate. All’interno dei vari capannoni erano stati rinvenuti inoltre molti attrezzi per lo scasso e diverse centraline elettriche di varie case automobilistiche, utilizzate per aggirare il sistema centralizzato e rubare senza difficoltà le auto. Nella stessa operazione furono ritrovate chiavi falsificate e vari pezzi d’auto come motori, cambi, sportelli, cruscotti delle più diffuse case automobilistiche, come Mercedes, Audi, Bmw, Porsche e Fiat.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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