Sabato mattina, presso l’aula consiliare di Palazzo de Fusco a Pompei, è stato presentato il progetto della Fondazione Bartolo Longo III Millennio dedicata all’istituzione di un consultorio di prevenzione oncologica e di assistenza per i malati di tumore e per i loro familiari, il tutto concepito senza fini di lucro, ad uso gratuito e di libero accesso. L’intenzione primaria è quella di sensibilizzare e soprattutto di educare l’utenza alla prevenzione, diffondendo quali siano i comportamenti errati relativi alle abitudini alimentari e voluttarie che possono essere causa scatenante di tumori.
Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Bartolo Longo, nella città di Napoli e provincia l’incidenza dei tumori si attesta nella media nazionale, mentre la sopravvivenza è la più bassa della penisola. Questo infelice primato viene attribuito alla scarsa informazione sul territorio e all’inefficace aderenza ai programmi di screening. «In Campania – ha però ricordato il medico chirurgo Sergio Amitrano, presidente della Fondazione – ci sono le adeguate competenze professionali per affrontare questo tipo di problematiche, ma c’è bisogno di sostenere la ricerca e di creare un’efficace rete di collaborazione su tutto il territorio tra centri specialistici. Basta agli esodi nei centri del Nord, dove lavorano tanti professionisti meridionali, e ai “viaggi della speranza”. Il cancro si combatte con un approccio multidisciplinare».
In sala sono stati letti i saluti e gli incoraggiamenti giunti dal prof. Umberto Veronesi, presidente dell’omonima fondazione oncologica, e dal prof. Pietro Caldarella, dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano, mentre numerose sono state le tematiche affrontate e gestite da esperti in materia, dall’incidenza tumorale nell’età infantile fino alla dieta mediterranea come corretto stile di alimentazione per la prevenzione e per il miglioramento del benessere fisico.
«Governare il cancro – spiega il dott. Nunzio Tufano, responsabile del Centro senologico territoriale di Boscoreale – significa intraprendere un percorso lungo e complesso che inizia al momento della diagnosi e prosegue con la cura, i trattamenti e poi con i controlli periodici. Nell’organizzazione attuale delle nostre strutture oncologiche sono conosciuti e affrontati i problemi sia della fase acuta che delle sequele della malattia. Molto poco si conosce e si fa per attendere ai bisogni dei pazienti “guariti” e cioè un percorso riabilitativo fisico, sociale e psicologico che consenta a chi si ammala di riprendere la propria vita precedente la malattia».
Per maggiori informazioni visitate il sito Fondazionebartololongo.it oppure telefonare al numero 0818564138.
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