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Sgarbi contro Napoli, “E’ una città morta e piena di immondizia”

Che il critico d’arte Vittorio Sgarbi sia sempre pronto ad andare contro tutti e tutto ciò che esula dal suo modo di vedere, non è una novità. Ma questa volta nel mirino del polemizzatore della tv è entrata proprio la città di Napoli, colpevole di non aver risposto in modo positivo alla sua iniziativa.

Tutto è cominciato quando Sgarbi ha richiesto uno spazio in città da destinare all’allestimento dell’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per i 150 anni dell’Italia Unita, ma non avendo trovato nessuna risposta positiva da parte delle istituzioni locali, è stato costretto a rivolgersi altrove. «Lo Stato – ha spiegato Sgarbi – mi aveva concesso di allestire il padiglione a Castel Sant’Elmo, ma dalle istituzioni locali non è arrivata nessuna notizia. Sono arrabbiato con questa città morta e piena di immondizia. Napoli oggi non esiste più e le istituzioni non capiscono la necessità di esserci. Si pensa a cose diverse, come andare a vedere le partite di calcio e come fa anche lo stesso sindaco. Io, comunque, non sono pentito della scelta che ho fatto nel venire qui a Pontecagnano Faiano».

Ed infatti proprio al città di Pontecagnano, a qualche decina di chilometri da Napoli, è stata ben lieta di accogliere la Biennale di Venezia, allestendo il Padiglione Italia all’interno del complesso manifatturiero Centola riorganizzato per permetterne l’esposizione. «Volevo portare lì la Biennale di Venezia ma non me lo hanno permesso. Da oggi per me la nuova Napoli, il vero capoluogo dell’arte sarà Pontecagnano Faiano».

Scacco matto per la nostra città, quindi, ma le polemiche non cessano qui: il vero “morso da vipera” scatta nei confronti di Cicelyn, il direttore del Museo MADRE.

«Questa iniziativa poteva tranquillamente essere ospitata al “Madre” che è pieno di m… – ha detto Sgarbi – o al Pan, che è vuoto. Al “Madre” decide Cicelyn: tu sì, tu no e poi fanno pure il pianto greco che non hanno soldi. Cercate i soldi, fateveli dare dai miliardari che comprano le opere di Damien Hirst. Perchè deve essere lo Stato a pagare? Il Guggenheim mica lo paga lo Stato. Ma se il Madre viene finanziato dalla Regione – ha proseguito Sgarbi – allora questa abbia almeno buon senso di mostrare anche gli artisti della sua Regione come servizio ai cittadini e alla verità».

Laura Landi

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