Buena Vista Social Club: aria di Cuba al Museo Madre

Torna la quarta edizione di “Un’estate al Madre”, che fino a settembre colorerà le notti cittadine di arte, musica ed eventi. Il museo di arte contemporanea apre le porte ad artisti internazionali che offriranno uno spettacolo unico e suggestivo. Per capire di cosa si parla è sufficiente dare uno sguardo agli ospiti attesi per giovedì 21 luglio: a partire dalle ore 21.30 il pubblico sarà trascinato da magiche atmosfere cubane. Il Grupo Compay Segundo – Buena Vista Social Club offrirà uno spettacolo senza precedenti: ritmi caraibici, spagnoli, africani. Un mix senza eguali che trasporta lontano, in un bar dalle luci soffuse, in una serata dai sapori piccanti e dai vini fruttati. Passioni travolgenti ed amore per la tradizione. Un vero e proprio tesoro nazionale, una testimonianza di appartenenza culturale e fonte di ispirazione. Le sonorità delle campagne di Cuba riecheggiano ora e qui, vivide, nelle strade napoletane.

Un’occasione unica per estimatori del genere, ma anche per chi li ascolterà per la prima volta: la perfetta fusione tra speranza, nostalgia e balli sfrenati. I piedi si muovono da soli e la mente si spinge altrove.

Il Grupo nasce dalla volontà di Compay Segundo, cantante e musicista cubano, definito Segundo proprio perché interprete della caratteristica e celebre seconda voce, che scelse personalmente gli strumenti che avrebbero dovuto diffondere ancora e ancora la sua arte. Il successo mondiale arrivò tardi, solo nel 1997, quando Compay  incise la colonna sonora del famosissimo film “Buena Vista Social Club”, le cui canzoni rappresentano un vero tesoro artistico, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Del gruppo fanno parte anche due dei figli di Compay Segundo, oltre ad altri fantastici musicisti. Una serata da non perdere per nessun motivo, quindi: il 21 luglio l’arte ci onora della sua presenza. Il biglietto costa solo 12 euro. Non si sa quando un simile evento capiterà di nuovo, né se ad ospitarlo sarà una location suggestiva e particolare come la terrazza del Museo Madre. Una serie di fortunate coincidenze, dunque, alle quali non si può certo rinunciare!

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