Abusi in gita: preside e professori indagati

bullismo Proseguono le indagini sugli abusi ai danni di un tredicenne di Posillipo: la preside e otto docenti della scuola media frequentata da vittima e aguzzini sono indagati. L’accusa è omissione in atti d’ufficio, dalla Procura di Napoli non vi sarebbero stati dubbi nell’iscrivere i nove al registro degli indagati per non aver tutelato il ragazzino. Il caso è finito anche in Parlamento, settimana scorsa, con un’interrogazione al ministro per l’Istruzione Maria Stella Gelmini. Il drammatico episodio risale a tre settimane fa: durante una gita in Puglia sette ragazzini non ancora quattordicenni abusavano di un loro coetaneo, compagno di classe. Al ritorno dal viaggio, la vittima raccontò tutto ai genitori, pur avendo ricevuto numerose minacce affinché non rivelasse ciò che aveva subito per due notti consecutive. I genitori del ragazzo si rivolsero proprio alla preside dell’istituto Cimarosa di Posillipo, ma vaghe furono le risposte e, soprattutto, gli interventi. Per evitare uno scandalo tra le mura scolastiche, la dirigente tentennava nel denunciare l’episodio ai carabinieri, arrivando a parlare di “uno scherzo finito male” e di un qualsiasi modo per risolvere la questione internamente.

Proprio per questa ragione la preside è indagata per omissione, così come gli otto docenti che accompagnavano i ragazzini in gita, rei di non aver tutelato a sufficienza il gruppo. Il dirigente scolastico regionale, Diego Bouchè, è stato interrogato varie volte e ha definito “inescusabile” la condotta dell’intero corpo insegnanti. Il pm Stefania Buda ha contestato, pertanto, il ritardo con cui i carabinieri sono stati informati dell’accaduto: di fatto, la notizia era nota a più persone all’interno dell’istituto. Per i sette ragazzini colpevoli, tuttora sospesi dalle lezioni, il reato è di violenza sessuale: se ne occupa la Procura minorile di Lecce.

istituto cimarosa

Mentre gli ispettori focalizzano l’attenzione sulla preside, giudicando molto negativo il comportamento in merito alla vicenda, più leggera sembrerebbe la posizione circa gli otto docenti che accompagnavano la terza media in gita.

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