A Napoli ,ieri mattina, si è verificato il primo decesso della Campania, causato da complicazioni dovute al virus influenzale A H1N1. La donna di quarantanove anni, è stata ricoverata in fin di vita nella rianimazione del Secondo Policlinico, dove è morta poche ore dopo. La paziente,che era obesa, ipertesa e diabetica, non avendo ricevuto la copertura del vaccino, consigliato a tutte le persone con gravi problemi patologici, non è riuscita a superare una crisi respiratoria.
Il contagio,avvenuto durante una crociera nel Mediterraneo, ha costretto a letto la quarantanovenne, che in viaggio aveva iniziato a lamentare i primi sintomi.
Il dieci gennaio, la febbre alta, i brividi e i primi problemi respiratori avevano portato la donna ad un ricovero immediato, ma le condizioni della paziente, nonostante il trasporto al
Cardarelli e il collegamento ad un
ventilatore polmonare,non sono migliorate. A nulla è servito il trasferimento nel reparto di rianimazione del
Secondo Policlinico e l’ intervento programmato nella mattinata di ieri.
I medici rianimatori, viste le complicazioni, avevano deciso di utilizzare l’ECMO, la tecnica di sostegno cardiopolmonare, ma non è stato possibile completare la procedura. La donna è morta per arresto cardiocircolatorio. Le dichiarazioni dei medici parlano di quadro clinico estremamente difficile, a causa di varie patologie pregresse come l’obesità,il diabete e l’ipertensione. Il virus A H1N1,contro il quale la donna non si era vaccinata nonostante le molteplici patologie, ha fatto il resto, portando la paziente a crisi respiratorie impossibili da superare.
Gli italiani che dovrebbero vaccinarsi, sono soprattutto anziani e bambini con patologie croniche, cardiache o problemi polmonari.Secondo la stima segnalata nell’ultima circolare del Ministero della Salute, sono tra tre e i cinque milioni gli italiani chiamati a confrontarsi con il virus influenzale.La raccomandazione dei medici è chiara: non usare gli antibiotici per curare i sintomi di influenza stagionale, poiché, oltre a risultare inattivi contro le infezioni di origine virale, se assunti fuori luogo, possono contribuire alla formazione di agenti farmacoresistenti. Gli antibiotici sono, invece, utili in caso di complicanze batteriche, che possono verificarsi nel corso della malattia. Ma la valutazione spetta, caso per caso, al medico di famiglia.
Dario AlojaNato a Napoli, nel 1982, nel quartiere "Arenella", a metà strada tra il centro storico e la moderna zona collinare, Dario Aloja vive, da subito, le forti contraddizioni di una città divisa tra le nostalgie di un passato di capitale europea e un presente di metropoli labirintica, che ingoia sogni e speranze delle nuove generazioni. Come tanti giovani del terzo millennio, Dario avverte l'abisso che divide l'odierno modello capitalistico, che mondializza i totem tecnologici di una società alienante e disumanizzante, e le ragioni del cuore, il bisogno di gridare al mondo le esperienze del proprio vissuto, le emozioni dell'incontro con "l'altra metà del cielo". E questo magma incandescente di pulsioni, stati d'animo, sentimenti, affiora in superficie, diventa sfogo lirico, si fa "Pelle Libera".